Dolori alla schiena Lombalgia
Soffri di mal di schiena? Senti di avere una postura sbagliata? Ti fa male restare tanto tempo in piedi, o tanto tempo seduto? Hai dolori notturni, al risveglio, o durante uno specifico movimento? Hai avuto un trauma e non ti senti ben “allineato”, oppure dopo un periodo dall’evento è sopraggiunto dolore? Soffri di un dolore cronico? O di un dolore che emerge sempre dopo un gesto della vita quotidiana o sportivo, ripetuto a lungo?
Cercheremo di capire assieme quali possono essere le cause e cosa si può fare per normalizzare la tua situazione.
Lombalgia
Lombalgia significa letteralmente dolore alla zona lombare (muscoli ed ossa), ed è un termine che traduce in termine “medico” il più comunemente chiamato mal di schiena. Ma dire lombalgia vuol dire tutto e nulla, è lo stesso concetto di chiamare “periartite scapolo omerale” un dolore di spalla, vediamo assieme il perché.
Le cause
Le causa in realtà possono essere tantissime. Esistono le lombalgie acute e quelle croniche, quelle post-traumatiche, quelle di orgine posturale, di origine riflessa, etc…
Quello che è importante da sapere, senza soffermarci troppo sulle comuni lombalgie muscolo-scheletriche, che rappresentano sicuramente la maggioranza dei casi, e le cui specifiche si possono trovare duvunque; è che una lombalgia può insorgere per un sacco di altri motivi rispetto a quello che si può pensare.
Per restare sul meccanicistico, a chi non è mai capitato di avere un mal di schiena ad esempio dopo una distorsione di caviglia, o un periodo di dolore acuto ad un ginocchio, o semplicemente appoggiando male il piede per qualche giorno anche a causa di una semplice vescica, o un callo, o una piccola metatarsalgia?
Questo è un banale esempio di come si può sviluppare una catena disfuzionale ascendente: ovvero distribuendo in modo non simmetrico il nostro peso corporeo, o assumendo delle posizioni non fisiologiche causa un dolore, ne risente il distretto superiore fino ad arrivare alla schiena, che dovrà modificarsi in qualche modo e compensare per gestire al meglio le informazioni che le arrivano dal basso e garantire comunque la verticalità, il supporto, e successivamente la funzione motoria. Ecco un primo caso di dolore lombare causato da un distretto più distante e non direttamente da una vertebra in loco o da una semplice contrattura muscolare, da una protrusione o da una spondilodiscoartrosi.
Ma lo sapevate che una lombalgia può essere causata tantissime volte anche dai visceri?
Le donne lo sanno bene, che prima o durante il ciclo possono avvertire forti dolori lombari. Si tratta di dolore di origine viscerale che si manifesta a livello muscolo-scheletrico. Ma lo stesso può essere causato da un colon irritabile, da un rene in ptosi (disceso), da un tenue infiammato, da una diverticolosi, da un problema alla vescica, da tutta la componente ginecologica e andrologica, da un diaframma bloccato, da un pavimento pelvico in spasmo, etc. etc…
I visceri sono collegati alla zona vertebrale lombare sia da legmenti che da nervi, e ciò proietta un dolore di origine viscerale su di una zona muscolare oppure ossea.
Cosa facciamo noi
Una volta chiarito che il mal di schiena ha una origine estramamente multifattoriale, va da se che non potremo limitarci ad esaminare e trattare solo il distretto o la zona del tuo dolore. .
Tutta la zona lombare poggia sul bacino, e per il distretto del bacino dovremo sempre andare ad indagare l’osso sacro rispetto all’iliaco, l’iliaco rispetto al sacro, le anche bilateralmente e la sinfisi pubica, e successivamente se è presente qualche disfunzione degli arti inferiori che può influenzare il bacino, come abbiamo visto precedentemente.
A seguire esamineremo tutta la parte viscerale e quella cranio-sacrale; addirittura la masticazione può influire sulla postura e sulla lombalgia… Tutto ciò per far capire che sì, gli esercizi di stabilizzazione lombare e la ginnastica sono utili, che certo molto spesso vi è una problematica localizzata risolvibile magari con delle semplici terapie fisiche, magari con della tecarterapia,…ma prima di tutto è sempre bene fare una visita globale per togliere ogni possibile disfuzione a distanza, lasciare che il corpo si riequilibri integrando le nuove possibilità di movimento e compenso che gli saranno restituite, e poi successivamente potremo lavorare sulla parte specifica con qualsivoglia altra metodologia.
Togliendo disfunzioni e compensi instaurati di conseguenza, daremo al tuo corpo molte più possibilità di crearne altri e più fisiologici, in caso di rinnovata necessità, andando così a fare in modo che il risultato di riequilibrio ottenuto sia molto più durevole nel tempo, e l’eventuale ginnastica, terapia fisica o esercizi che il paziente seguirà per stabilizzare la situazione, saranno molto più efficaci perché effettuati su un corpo privo di molte autocorrezioni e limitazioni autoinstauratesi per cercare di mantenere la propria funzionalità…fino all’arrivo dell’esaurimento delle possibilità di compenso…e di conseguenza, all’arrivo del dolore.